PILLOLA – News Salute Anno 5  n.° 08 (Approfondimenti professionali per la categoria)  AGOSTO 2020 

a cura del collega dr. Maurizio De Stefani

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PREVENZIONE E SALUTE

BERE molta ACQUA e ridurre il Sale per prevenire i Calcoli

L’idratazione è fondamentale per diluire le urine e limitare la formazione dei cristalli La dieta può aiutare a prevenire le recidive in chi soffre di calcolosi renale? La risposta giunge da una recente pubblicazione del Nice (National Institute for Health and Clinical Excellence), organizzazione inglese che promuove le linee guida per una buona pratica clinica in medicina. I punti forti della dieta suggerita sono: ottima idratazione, moderazione nell’apporto di sale consumo di adeguate quantità di calcio. A questo si aggiunge la raccomandazione di mantenere uno stile di vita salutare anche per prevenire l’eccesso di peso.

Aggiungere il limone Ma come si è arrivati a queste indicazioni? «Prima di rispondere — chiarisce Domenico Prezioso, professore di Urologia all’Università Federico II di Napoli — va ricordato che, come abbiamo riportato in un lavoro condotto con alcuni dei principali esperti italiani, pubblicato su Archivio Italiano di Urologia ed Andrologia, oggi possiamo, con semplici esami di laboratorio, identificare le alterazioni dei componenti delle urine che portano alla formazione dei calcoli e indirizzare i pazienti a un regime alimentare che le contrasti in modo specifico. In ogni caso, il cardine della dieta è l’ idratazione il cui livello si può valutare controllando il colore delle urine che deve essere giallo paglierino tenue. L’idratazione è fondamentale per diluire le urine e ostacolare l’aggregazione di quei componenti che possono portare alla formazione di cristalli e quindi di microcalcoli e poi di calcoli. Utile aggiungere all’acqua del succo di limone perché i citrati inibiscono la precipitazione di cristalli nelle urine». Occhio al sale Perché è importante ridurre il sale? «Una moderata restrizione salina aiuta a ridurre l’escrezione di calcio nell’urina e di conseguenza la formazione di calcoli contenenti calcio, la maggioranza»Non si dovrebbe ridurre anche il calcio? «Contrariamente a quanto si pensava può rivelarsi controproducente.

La ragione sta negli ossalati, composti che, una volta escreti con le urine, si possono legare al calcio, formando cristalli e quindi calcoli. Ma il calcio assunto con la dieta nelle quantità suggerite dallo specialista può legarsi agli ossalati a livello intestinale riducendone l’assorbimento e quindi la quantità nelle urine. Fra gli alimenti più ricchi di ossalati ci sono v spinaci, bietole, frutta secca oleosa, cacao, derivati della soia». E se i calcoli sono costituiti da acido urico? «Questa calcolosi colpisce per lo più gli anziani per motivi metabolici di iperproduzione di acido urico; in questi casi, limitare le carni, specie rosse e, se necessario, dimagrire» (Tratto da Salute, Corriere)

 

IL Meglio delle Pillole-News Salute a cura del collega dr. Maurizio De Stefani, fondatore di *TUTTI i FARMACISTI* il 1° Gruppo Nazionale Network

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PILLOLA – News Salute Anno 5  n.° 09 (Approfondimenti professionali per la categoria)  SETTEMBRE 2020 

a cura del collega dr. Maurizio De Stefani

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PREVENZIONE E SALUTE

 

CREMA SOLARE, ECCO I PUNTI in cui ci si DIMENTICA di APPLICARLA

Come spiegano gli esperti, ci sono delle zone del corpo e del viso che vengono sistematicamente trascurate quando si mette la protezione UV, il che aumenta il rischio di cancro alla pelle

I lati del viso

La crema solare resta imprescindibile per proteggere la pelle dai raggi nocivi del sole, ma non sempre la si applica nel modo corretto. Una delle zone del corpo che viene abitualmente trascurata durante questa operazione è senz’altro quella ai lati del viso.

«Quando si mette la protezione solare sulla faccia, tempie, mascella e attaccatura dei capelli sono spesso dimenticate – avverte la dermatologa Caren Campbellsul sito Insider – ecco perché bisognerebbe applicare la crema dall’esterno verso l’interno».

Le orecchie

Altro punto sensibile (e dimenticato) sono le orecchie, che restano esposte al sole anche se si indossa un cappello e che vanno quindi adeguatamente protette con la lozione solare, da applicare più volte al giorno, assicurandosi di coprire la parte superiore, il retro e la zona circostante delle orecchie.

Le labbra

Insieme a tempie e orecchie, le labbra sono la terza zona del corpo a maggiore rischio di cancro alla pelle. Da qui la raccomandazione di proteggerle con un balsamo per labbra che contenga un fattore di protezione.

Il collo

Malgrado siano spesso esposti al sole (perché magari si portano i capelli raccolti o si sta guidando), i lati e il retro del collo sono dei punti comunemente trascurati, quindi è bene ricordarsi di mettere la crema anche lì. Il cuoio capelluto Indossare un cappello resta il modo migliore per proteggere la testa dai raggi UV. In alternativa, si può usare uno spray con la protezione solare, da spruzzare sulla parte superiore della testa o del cuoio capelluto (ripetendo l’operazione nel corso della giornata), a maggior ragione se si hanno i capelli diradati.

Le mani

Le mani – soprattutto la parte superiore – sono una delle parti del corpo che, quando viene esposta al sole per lunghi periodi, tende a perdere collagene ed elasticità. Ecco perché bisogna sempre ricordarsi di mettere la crema solare anche in quella zona.

Il collo del piede

In estate i sandali sono un must, il che significa che il collo del piede resti un punto altamente esposto ai raggi solari e, quindi, bisognoso di adeguata protezione. «Nessuno vuole ritrovarsi con una dolorosa scottatura sulla parte superiore dei piedi», spiega ancora la Campbell, che non a caso raccomanda l’utilizzo di una crema solare con un fattore di protezione di almeno 30 e ad ampio spettro.

 

 

La schiena

Pur essendo difficile da raggiungere (soprattutto se si sta prendendo il sole da soli), la schiena non andrebbe mai trascurata, quando si applica la protezione solare. Se però ci si rende conto che non si riesce a raggiungere quel punto preciso, è preferibile ricorrere a una barriera chimica come un ombrello o degli abiti con la protezione solare integrata.

 

Le ascelle

Un’altra zona del corpo sistematicamente dimenticata sono le ascelle, dove invece la protezione solare non solo va messa sempre, ma anche riapplicata più volte durante la giornata, perché viene eliminata più velocemente a causa del sudore.

 

 

 

 

 

 

 

Le palpebre

Addormentarsi sotto il sole senza occhiali può voler dire ritrovarsi con le palpebre gravemente ustionate e doloranti. «Le creme solari a base di ossido di zinco o biossido di titanio offrono un’eccellente protezione dai raggi del sole – suggerisce la dermatologa Heather Woolery-Lloyd – e sono utili per chi ha la pelle sensibile». (Tratto da Salute, Corriere)

 

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