Onicomicosi

A cura del dott Paolo Levantino

Definizione. L’onicomicosi, o micosi dell’unghia, è un’infezione che colpisce le unghie di mani e piedi, causata per lo più, da funghi dermatofiti (Trichophyton rubrum e T. interdigitale sono i patogeni più frequentemente coinvolti). Il fungo responsabile dell’infezione penetra attraverso crepe e micro-fessure dell’unghia, abbattendo lo strato di cheratina che la compone e ne trasforma il pH da acido ad alcalino. Ne consegue una trasformazione evidente dell’unghia, che si manifesta con variazione di forma, tonalità e consistenza.

Quadro clinico. Nella maggior parte dei casi, l’unghia interessata appare opaca e ispessita, senza o con modesta deformazione, e sotto il margine libero si accumulano detriti gialli. Questa condizione è nota come onicomicosi subungueale disto-laterale.

Quando l’infezione fungina si estende all’intera unghia, questa diventa fragile e la presenza di detriti subungueali causa una dolorosa deformazione; tale condizione viene definita onicomicosi totale distrofica.

Prevalenza e fattori di rischio. Tale patologia, che rappresenta più del 50% dei disturbi ungueali e colpisce circa 6,5 milioni di italiani tra i 40 e 60 anni, interessa soprattutto le unghie dei piedi: il calore e l’umidità, infatti, favoriscono la proliferazione della micosi.

Tra i fattori di rischio, in grado di aumentare le probabilità di avere l’onicomicosi, vi sono:

indossare scarpe o calzature che impediscono la traspirazione;
camminare a piedi nudi in luoghi pubblici e umidi, come piscine e palestre;
soffrire di eccessiva sudorazione;
eliminare le pellicine intorno all’attaccatura dell’unghia (che funge da barriera contro i germi).
Ulteriori “aggravanti” sono l’età avanzata ed essere affetti da disturbi cardiovascolari, a carico del sistema immunitario e da diabete.

Trattamento. Il trattamento dev’essere intrapreso tempestivamente per accorciare i tempi di guarigione. Generalmente si utilizzano antimicotici topici, sotto forma di smalti, gel o spray, da applicare per un periodo da 6 a 12 mesi, per la totale risoluzione del problema.

I risultati della terapia non si vedranno fino a che l’unghia infetta non sarà stata completamente sostituita da quella nuova e sana.

Tra i prodotti attualmente in uso ritroviamo:

tioconazolo ungueale al 28% (es. trosyd)
amorfolina lacca ungueale o smalto al 5%(es. onilaq, locetar) che agiscono da un lato creando un ambiente ostile alla proliferazione del fungo, dall’altro svolgendo un’attività fungicida e antibatterica.
Prevenzione. Per prevenire invece la comparsa di questa patologia è importante curare l’igiene dei piedi. Alcune raccomandazioni:

tagliare spesso le unghie e mantenerle corte, asciutte e pulite;
usare calze di cotone e cambiarle giornalmente;
evitare di camminare scalzi in luoghi pubblici, come piscine e palestre, utilizzando delle ciabatte;
evitare scarpe poco confortevoli e scegliere scarpe non occlusive e traspiranti;
correggere eventuale iperidrosi;
sterilizzare sempre gli strumenti per la cura dei piedi o usare strumenti a perdere;
evitare di strappare le cuticole presenti nei pressi della matrice.
Infine ricorda che un unghia sana ha una lamina rosea e una superficie regolare e semitrasparente.