LA BORRAGINE
Appartiene alla famiglia delle Boraginaceae , e la droga della pianta sono i semi .
E’ una pianta annuale che cresce allo stato spontaneo nei paesi mediterranei. Ciononostante è la stagione primaverile che favorisce l’arricchimento di nuove foglie che vanno così ad infoltire lo stelo . Proveniente dall’Europa e dal Nord Africa, è naturalizzata in molte parti del nord America. E’conosciuta per i suoi bellissimi fiori blu brillante a forma di stella. Possiede delle foglie spiccatamente irsute ed è forse per questo motivo che si ritiene la derivazione etimologica dalla parola latina “Borra” ovvero lana grezza . A sua volta si sospetta che la stessa parola latina derivi dall’arabo “Bu rach” che vuol dire “Padre del sudore” . Alcuni storici ritengono che l’etimologia della parola provenga da “Corcordis , car ago “ ovvero conduco al cuore . Si pensa altresì che possa derivare dalla parola celtica “borrach” che significa “coraggio”. Infatti la Borragine, aggiunta al vino, veniva usata appunto anche dai Celti per dare coraggio ai guerrieri nell’ affrontare i nemici in battaglia. Gli antichi Greci invece la usavano per curare i mal di testa da ubriacatura . Gli antichi romani furono però i primi ad impiegare il “ Vino alla Borragine “ . Era tradizionalmente usata per decorare le case in occasione dei matrimoni difatti il nome gallese per la Borragine “Ilawenlys” , significa erba della gioia . Borro significa anche “fosso” , “strapiombo” ovvero “burrone” , difatti predilige luoghi scoscesi ed incolti . Il distacco cromatico fra le foglie “soffuse” ed i fiori di un blu deciso hanno arricchito di fascino la Borrago officinalis . Questa pianta viene menzionata anche nel Medioevo , in quest’epoca Alberto Magno , patrono dei botanici , la definì come “generatrice di buon sangue” . La Scuola Salernitana ci tramanda la frase : “ La Borragine può dire e ciò non è bugia ; io ti conforto il cuore e genero allegria” . Nel 1500 il medico Mattioli la definisce : “tonica sul cuore e stimolante sulla circolazione” . Nei vecchi testi di medicina popolare sono riportate delle virtù di questa pianta che verosimilmente pare sia il risultato di antiche credenze che oggi non hanno nessuna valenza e fondamento scientifico e terapeutico , ovvero si ricordano le seguenti proprietà :
(1) Antidepressiva
(2) Antitussiva
(3) Depurativa
(4) Sudorifera
(5) Febbrifuga
(6) Diuretica .
In realtà tutto ciò non è stato dimostrato , anzi nelle foglie e nei fiori della Borragine sono presenti degli alcaloidi pirrolidizinici epatotossici e cancerogeni . Purtuttavia le proprietà diuretiche potrebbero essere dovute alla presenza del nitrato di potassio , invece per le affezioni bronchiali è possibile che giochi un ruolo fondamentale la mucillagine presente nelle parti aeree . La parte della pianta che trova impiego terapeutico è presente nei semi .
Da questi si ottiene per spremitura a freddo un olio di difficile conservazione ad acidi grassi insaturi quali : L’acido gammalinoleico (24%) , l’acido linoleico(38%), e l’acido oleico (18%) simili agli acidi grassi polinsaturi dell’olio estratto dai semi dell’Enotera biennis .
Per la precisione , l’ac. Linoleico in vivo , per effetto dell’enzima D6desaturasi si trasforma in ac. Gammalinolenico , ma a sua volta , quest’enzima può essere inibito da alcuni stati patologici quali : Infezioni virali , carenza di Zn , diabete , ipercolesterolemia .
L’ac. Gammalinolenico ottenuto , ( Che nell’olio di Enotera è presente come tale , saltando così l’azione enzimatica del D6desaturasi ) è precursore delle PGE1 le quali in condizioni fisiologiche sono in equilibrio con le PGE2 che a loro volta sono il risultato della trasformazione dell’ac. Arachidonico introdotto con la dieta (carne e uova ) .
Uno squilibrio tra le PGE1 e le PGE2 provocherebbe innanzitutto delle alterazioni cutanee , ovvero psoriasi , eczema , dermatite atopica ; inoltre avremmo delle alterazioni dei livelli degli estrogeni ed aumento della Prolattina con conseguente dismenorrea , sindrome premestruale , galattorrea , sterilità e , nell’uomo impotenza .
L’Olio ottenuto dai semi di Borragine intervenendo con l’inibizione della produzione della Prolattina a livello ipotalamo-ipofisario annulla tutte le conseguenze provocate da un aumento dei livelli della Prolattina . A livello vascolare ha effetto antiaggregante piastrinico ed azione vasodilatatrice ( Proprio grazie alle PGE1 ottenute dall’ac. Gammalinolenico ) .
La borragine è un’erba con un sapore simile a quello del cetriolo. Infatti le foglie fresche sono usate nelle insalate per sostituire i cetrioli (chef avventurosi usano le foglie, appena scottate in acqua bollente, nelle insalate come sostituto per gli spinaci freschi), nelle minestre e zuppe a cui aggiunge un sapore caratteristico, e per insaporire il té freddo e bevande di frutta. I fiori sono usati nelle torte e altre preparazioni dolciarie come guarnizione delicata e mantengono il colore dopo la cottura al forno . Come tisana, la borragine ha un sapore ottimo e delicato ed effetti calmanti, che la rendono perfetta come tisana della buonanotte. I fiori possono anche essere canditi o congelati in cubetti di ghiaccio per aggiungere un tocco festivo ai punch o ai drink freddi. Si possono anche semplicemente aggiungere freschi alle bevande.
Filippo d’Alfonso
Antonietta Spagna
BIBLIOGRAFIA
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2. DIZIONARIO DI FITOTERAPIA E PIANTE MEDICINALI II ED . di E. Campanini ed. tecniche nuove 2004
3. DIZIONARIO DELLE ERBE MEDICINALI di R. M. Suozzi ed. newton 1995
4. SOSTANZE VEGETALI IN COSMETICA di E. Boncompagni , A. Giogli , G. Occhionero , L. Rigano ed. Aboca 2003