MODELLI E MEDIAZIONE NELL’AMBITO DELLA SALUTE NEL CONTESTO SOCIOSANITARIO
MODELLI E MEDIAZIONE NELL’AMBITO DELLA SALUTE NEL CONTESTO SOCIOSANITARIO

MODELLI E MEDIAZIONE NELL’AMBITO DELLA SALUTE NEL CONTESTO SOCIOSANITARIO

a cura di

 Filippo d’Alfonso

Al fine di comprendere al meglio i paradigmi della salute nel contesto della società sotto l’aspetto pragmatico , occorre prendere in esame innanzitutto gli scenari culturali e mediatici che si vanno a palesare a partire da una costante crescita delle società di capitali che hanno come target i vari modelli di soluzioni organizzative . Attraverso un’ efficace presa di coscienza queste start-up vanno infatti a rivolgersi verso una moderna cura digitale con una visione globale delle esigenze della società nel contesto e per merito di una comunicazione attenta alle tematiche socio-sanitarie mediante un corretto approccio tecnologico-culturale . Oggi assistiamo ad una nuova tipologia di paziente ,  differente da quello del passato , ovvero non più passivo bensì molto più informato e preparato in tema della cultura della prevenzione . Il web ed i social network sono il mezzo principale tramite il quale il paziente cresce in cultura e presa di coscienza del suo stato di salute verso un vero e proprio empowerment . Va a palesarsi ed a prendere piede una logica ed inevitabile conseguenza ovvero un indebolimento della figura e del livello professionale degli operatori sanitari . Il ruolo della mediazione nel contesto sociosanitario si orienta verso il raggiungimento di accordi e superamento di contrasti . La mediazione si occupa di monitorare una corretta analisi e confronto tra gestione pubblica e quella privata dove si nota una costante interazione e costruttiva collaborazione . L’attuale politica del welfare ha come target e principale obiettivo quello di favorire un percorso operativo rivolto ad ottenere il miglioramento delle condizioni di salute nel senso più ampio del termine . La mediazione in sanità si avvale di efficaci mezzi di comunicazione rivolti ad aumentare i contenuti nell’ambito di un’ incisiva e moderna informazione . Purtroppo tutto questo scenario socioculturale può essere insidiato dalle cosiddette “Fake news” ovvero le notizie sbagliate ed imprecise . Lo snodo fondamentale di questo scenario sociosanitario vede protagonisti il medico ed il paziente dove quest’ultimo è sorprendentemente cresciuto in cultura al centro di una rivoluzione digitale e dove i professionisti del campo della sanità vedono un costante equilibrio di forze tra ciò che afferma la scienza e la medicina ed i nuovi orizzonti dei digital media . Nell’odierna società notiamo un attento approccio costruttivo rivolto a dare maggior valore e potere alle risorse umane e professionali che hanno come intento quello di mettere in atto un rilancio della medicina generale anche attraverso la riforma degli Enti di cura e salute . Il costante confronto tra pubblico e privato soprattutto nell’ambito di paradigmi di spesa e di investimenti vedono come naturale sbocco quello di cercare di ottenere una logica integrazione tra una politica sociale ed economica in chiave moderna ed equa . La principale occupazione ed attuale attività dei vertici dell’organizzazione politica è quella di garantire le offerte ed i servizi erogati dal SSN dove si va a palesare una crescente sofferenza che sfocia nella cosiddetta “malasanità” . Le sacche in cui si depositano pericolosi squilibri vedono il costante aumento delle polizze assicurative da parte di enti privati e parastatali . Il SSN nato nel 1978 oggi deve prestare massima attenzione a garantire una uniformità dell’offerta sanitaria . I cosiddetti LEA , ovvero i livelli essenziali di assistenza si collocano al centro di un moderno ed efficace approccio sociosanitario con la messa in atto da parte del governo , per mezzo delle leggi regionali , in cui spesso notiamo un determinante intervento da parte dei fondi europei . La malasanità si manifesta purtroppo molto spesso nel caso delle lunghe liste d’attesa in ambito ospedaliero ed assistenziale , in questo contesto oggi notiamo di sovente un differente livello qualitativo tra il nord e le regioni del meridione dove quest’ultime hanno la peggio nonostante il progresso tecnologico in ambito sanitario abbia raggiunto notevoli traguardi . Da qui vediamo la necessità di investire fondi e personale nel settore dell’aggiornamento culturale rivolto agli operatori sanitari nell’ottica di una compiuta presa di coscienza della responsabilità professionale anche al fine di contrastare atteggiamenti contro corrente messi in atto da parte di associazioni “no vax” che hanno come principale “credo” quello di professare una politica scettica nei confronti delle vaccinazioni attribuendo loro la presunta responsabilità nell’insorgenza dell’autismo . Una più approfondita ed esauriente trattazione va messa in atto nell’ambito del più moderno ed attuale significato del concetto di sanità . Per sanità si intende la promozione ed il recupero verso il mantenimento della salute in quanto bene primario . Nel settore della sanità vediamo la presenza sempre più attiva e determinante delle associazioni ONLUS che gravitano nel contesto sociosanitario attente a considerare come linee guida i paradigmi del comparto salute che si declina mediante punti cardinali quali la prevenzione primaria e secondaria , la diagnosi precoce , la cura e la riabilitazione del malato . Assistiamo all’invecchiamento della popolazione con un’ascesa inarrestabile soprattutto in Italia dove a questo fenomeno si affianca in maniera parallela l’aumento delle patologie a carattere cronico che determinano un rimodellamento dell’approccio assistenziale visto e considerato il numero di persone anziane che contraggono le malattie . Le patologie di cui al giorno d’oggi si nota un crescente aumento sono : il cancro , le malattie cardiovascolari , l’ictus , la Tubercolosi ( con un considerevole numero di focolai a causa soprattutto del fenomeno migratorio ) una preoccupante recrudescenza di casi di AIDS e di morbillo . Rispetto agli anni passati si nota peraltro un incremento dei cosiddetti rischi sanitari dovuto al dilagare dell’abuso di fumo , alcoolici e droghe nel senso più ampio del termine ai quali si aggiungono fattori che vanno ad accrescere lo stress in un mondo sempre più inquinato . La cronicità causa un inevitabile aumento di spesa farmaceutica nell’ambito del SSN in cui assistiamo alla presenza di pazienti politrattati ed alla crescita di malattie psicologiche . I pazienti oggi sono molto più aggiornati rispetto agli anni passati con il costane e reale rischio di sfociare in una medicalizzazione o addirittura over medicalizzazione che si riallaccia al tema dell’aumento della spesa nel settore farmaceutico . Recentemente i vertici del nostro governo hanno varato decreti legge al fine di ottimizzare il monitoraggio epidemiologico . Nel 2017 abbiamo assistito al cosiddetto “Decreto Vaccini” come determinante premessa di ciò che ha messo in atto il ministro della salute Grillo nel 2018 , ovvero un’autocertificazione per ciò che riguarda l’obbligo da parte degli studenti in età pediatrica come premessa e condizione essenziale per poter essere ammessi a frequentare la scuola . Molteplici purtroppo sono le distorsioni del settore della salute derivanti dal fenomeno della over medicalizzazione ovvero la mercificazione della malattia che vede protagonista la banca dei tessuti umani con un utilizzo spesso improprio delle cellule staminali le quali hanno come peculiare caratteristica quella di innescare una potenziale e reale trasformazione della stessa in qualsiasi altra tipologia di cellula . Da qui l’attuale pericolo dell’aumento del fenomeno del traffico di organi con le deleterie conseguente in ambito bioetico e giurisprudenziale . Anche il tema della fecondazione artificiale rappresenta un settore delicato ma che a mio avviso va a collocarsi in un contesto medico declinato in chiave moderna sotto il profilo socioassistenziale a salvaguardia di coppie in seria difficoltà ad avere figli . L’utero in affitto , al contrario , rientra in quello che potremmo definire certamente una distorsione della moderna medicalizzazione che va a sfociare in un errato impiego del progresso tecnologico in ambito medico dove notiamo spesso un atteggiamento opportunista . I paradigmi del contesto sociosanitario hanno come struttura portante un equilibrio tra lo stato di salute e la malattia dove la medicina nell’ambito dell’attuale situazione complessiva sotto l’aspetto sanitario va a coniugarsi con la cultura . La mediazione nella cultura vede l’individuo al centro della società il quale persegue la cultura della salute  prevalentemente veicolata dai canali della comunicazione nel web ( social network , i blog sulla salute e l’educazione sanitaria in genere ) . Occorre chiarire che per comunicazione intendo riferirmi ai seguenti tre tipi : faccia a faccia , mediata e quasi mediata . La prima si avvale di un rapporto in presenza fatto di dialoghi , mimiche facciali ed atteggiamenti del corpo che denotano una certa emozione . La seconda ha la necessità di fare uso di un mezzo quale può essere un telefono o un computer ( email , pec , sms , whatsapp etc. ) . Sempre più di frequente infatti il medico curante ma anche i laboratori di analisi si avvalgono dell’utilizzo di chat o email per comunicare con il paziente e anche per inviare referti medico-diagnostici cose attuabili in virtù del fatto che il paziente ha raggiunto un alto livello di cultura medica , la cosiddetta “health literacy” che si traduce in una più elevata ed approfondita presa di coscienza dei termini e codici medici con un relativo ed appropriato atteggiamento conseguenziale rivolto alla valutazione di nuovi comportamenti salutari . L’ultimo tipo di odierna comunicazione riguarda la “quasi mediata” ovvero quella diffusa per mezzo di canali di massa quali ad esempio di messaggi video e sulla carta stampata . Oggi spesso assistiamo ad un equilibrio ed interazione tra i tre tipi di comunicazione . Le reti web ed i network vanno a raggiungere ogni tipologia di paziente sia nazionale ma anche straniero . La preoccupante crescita di fenomeni migratori ha determinato conseguenze negative in virtù del fatto che talune malattie hanno preso piede o si sono talvolta nuovamente e largamente diffuse , tra queste occorre menzionare la TBC , la malaria , l’AIDS e le parassitosi intestinali . Emblematico è il caso della SARS ovvero   ( severe acute respiratory sindrome ) che si manifestò in oriente nell’anno 2003 . la causa della sua repentina diffusione fu attribuita da molti media ai fenomeni migratori ma anche al fatto che il mondo vive uno stato di globalizzazione che è caratterizzato da veloci ed incessanti  spostamenti di milioni di persone , fatto che evidentemente favorisce la diffusione di malattie virali in maniera massiccia e devastante . Lo stato sociale e la medicina vanno di pari passo poiché la salute migliora in un contesto di benessere , al contrario le malattie insorgono più facilmente e di frequente dove persiste uno stato di povertà e di ignoranza . La sanità nell’attuale società è rappresentata da più “modelli” ovvero il modello biomedico , olistico e comportamentale . Il primo riguarda un approccio della medicina classica dove il medico cura ed il paziente guarisce , il secondo sottintende una presa in carico del paziente anche sotto l’aspetto psicologico e sociale dove il malato è curato anche con le attenzioni di cari o familiari ma soprattutto è il medico stesso che prende in considerazione il paziente considerandolo come un individuo i toto e non come insieme di organi e tessuti umani caratterizzati da una patologia . Il terzo vede un modello che sfocia in un conseguenziale atteggiamento da parte del paziente a favore di un cambiamento di abitudini alimentari , terapeutiche e di cultura del corpo in generale . il paziente ammalato chiaramente ha come principale obiettivo quello di guarire poiché la condizione di malattia ha come conseguenza la modifica dell’armonia fisica , sociale e morale . Le patologie dei tempi nostri sono prevalentemente di natura invalidante       ( ictus , cancro , diabete , malattie degenerative della sfera neurologica e cardiovascolare ) ed il paziente è affetto da patologie croniche , è politrattato in un contesto che mette in evidenza il fatto che alla crescita di patologie croniche , invalidanti e degenerative vede il paziente sempre più anziano , difatti l’allungamento dell’aspettativa di vita per merito della medicina preventiva , del progresso tecnologico in campo medico e farmaceutico con la crescita generalmente delle condizioni economiche e l’aumento di integratori alimentari , ha fatto in modo da trasformare il nostro paese in un territorio dove risiedono un notevole numero di anziani e gionani/anziani ( 64-75 anni ) . E’ soprattutto nel caso degli anziani tra i sessantaquattro ed i settantacinque anni che si nota un atteggiamento responsabile a favore di analisi e ricerche mediche nel contesto della diagnosi preventiva delle patologie in quella che potremmo definire come un’identità tecno-scientifica . Le malattie del passato erano di natura ben diversa rispetto a quelle attuali , occorre infatti ricordare tra queste : il tifo, la lebbra , la sifilide , le epidemie di peste e colera che spesso degeneravano in vere e proprie pandemie . Tipica patologia del XIX secolo era invece la tubercolosi , malattia che talvolta ed in alcuni paesi ha avuto una preoccupante recrudescenza . La diagnosi , la cura e la riabilitazione del paziente affetto da patologie cronico-degenerative avviene da parte del medico curante secondo le regole della cosiddetta “aderenza alla terapia “ e “presa in carico” del malato . I canali dell’informazione , i moderni network della salute ( blog , portali web di associazioni di categoria , televisione e canali radio ) veicolano temi di educazione sanitaria e di prevenzione , temi trattati principalmente dagli operatori sanitari ( medico , farmacista , infermiere etc. ) . A proposito dei media e canali di informazione , spesso assistiamo alla cosiddetta divulgazione e pubblicità di integratori che hanno come obiettivo quello di prevenire le malattie nel contesto della medicina di genere dove si denota una netta separazione dei rimedi nella sfera maschile ( integratori per le patologie della prostata ) e quelli per la donna ( dolori mestruali , disturbi della menopausa etc. ) a causa o per merito di aziende farmaceutiche .  Spesso si vanno a palesare delle dinamiche dove prevalgono gli interessi aziendali ed economici a scapito di quelli terapeutici . L’attuale panorama del  sistema sanitario , in costante equilibrio tra gestione pubblica e privata , si caratterizza della presenza di paradigmi di mediazione politica , sociale ed economica quali innanzitutto l’efficienza ( ovvero il rapporto tra risorse e prestazioni ) l’equità che consiste nel garantire assistenza sanitaria di pari livello a chiunque , i costi per ciò che concerne la messa in opera delle politiche del governo e l’efficacia che evidenzia il rapporto tra prestazioni e salute . Il sistema sanitario nazionale ( SSN ) nato nel 1978 si rivolge in primo luogo a favore dei cittadini che in qualità di fruitori si trovano nel contesto di mediazioni istituzionali con la possibilità di ricevere costanti input di informazione medico scientifica ma in chiave moderna poiché possessori di digital media . Il SSN si articola a livello statale mediante le leggi sanitarie varate dal governo , a livello regionale per ciò che riguarda i cosiddetti piani sanitari ed a livello comunale con la presenza ed il lavoro delle aziende sanitarie locali ( ASL ) . Il ministero della salute istituito esattamente vent’anni prima della nascita del SSN e cioè nel 1958 , si avvale della collaborazione di istituti a carattere consultivo quale ad esempio il consiglio superiore della sanità ma anche tecnico scientifico come l’istituto superiore di sanità ( ISS ) e l’AGENAS il cui acronimo sta a significare agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali . Col passare degli anni siamo passati attraverso riforme e leggi sanitarie che hanno visto l’introduzione dei cosiddetti ticket sulle prestazioni ambulatoriali ed ospedaliere nonché  in ambito farmaceutico per quanto riguarda  l’erogazione del bene farmaco in cui il cittadino è tenuto a versare una partecipazione di natura economica al fine di garantire un’assistenza sanitaria dignitosa per tutte le fasce di reddito dell’intera società . A tal proposito nel 2001 si assiste appunto ai cosiddetti LEA ovvero i livelli essenziali di assistenza per mezzo dei quali il governo attua un attento monitoraggio della spesa sanitaria . Furono infatti fissati dei tetti di spesa in cui principalmente si è intervenuto sul controllo delle prescrizioni dei farmaci da parte dei medici di famiglia ma anche sulla politica dei ricoveri ospedalieri nei quali si è prestata massima attenzione al fine di curare il malato nel più breve tempo possibile limitando il numero di giorni di degenza . E’ stata messa in pratica la giusta considerazione secondo la quale l’ospedale cura ma la convalescenza e l’assistenza sanitaria è affidata al medico di famiglia ed alle agenzie che operano in ambito domiciliare . Ultimamente anche le università hanno messo in atto un atteggiamento che mira a limitare il numero degli iscritti alle facoltà di medicina con lo scopo di arginare una situazione critica dei posti di lavoro in campo sanitario . Snodo cruciale nel quale si nota un’evoluzione ma soprattutto una più attenta politica sociosanitaria è il periodo a cavallo tra il 1992 ed il 1993 , anni in cui le USL si trasformano in aziende sanitarie ( ASL ) e l’ospedale si trasforma in azienda ospedaliera coordinata dal direttore generale al quale si affiancano il direttore amministrativo e quello sanitario . L’azienda ospedaliera ha come principale attività evidentemente quella di curare ed accudire il malato mediante un’attività terapeutica , organizzativa in cui è prevista anche la terapia riabilitativa ed un attento monitoraggio volto a garantire le più appropriate attrezzature medico diagnostiche in un discorso della cosiddetta “presa in carico” dell’ammalato . Anche l’aderenza alla terapia rientra nel discorso dell’assistenza da parte dell’operatore sanitario il quale segue il percorso di cura farmaceutica del paziente al fine di un compiuto ed appropriato monitoraggio terapeutico . La medicina odierna ha l’obiettivo di garantire assistenza dando risposte esaurienti al cittadino con l’ausilio di presidi innovativi nel contesto della cosiddetta E-Health . Tutto ciò si traduce , sempre e comunque per monitorare la spesa pubblica sanitaria ,  mediante il FSE ovvero fascicolo sanitario elettronico il quale raccoglie la “storia clinica” del malato ( referti , verbali di pronto soccorso etc. ) ma anche per mezzo del sistema CUP offerto dalle farmacie dislocate sul territorio nazionale che offrono la possibilità di effettuare le prenotazioni di visite specialistiche presso strutture pubbliche sanitarie convenzionate . Purtroppo l’assistenza sanitaria a livello nazionale mette in risalto gravi e profonde differenze tra le varie regioni soprattutto tra quelle del nord rispetto a quelle del meridione . Un aspetto invece analizzabile in modo trasversale è la sicurezza delle cure con la relativa responsabilità che investe il settore sanitario , argomento preso in esame nell’anno 2017 tramite la cosiddetta “legge Gelli” sulla “Sicurezza delle cure e sulla responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie” ed il Piano Nazionale Cronicità messo in atto dalla ministra Beatrice Lorenzin come naturale conseguenza dell’attività avviata dall’AGENAS nel 2008 a proposito di un controllo in modo telematico della sicurezza dei pazienti        ( Osservatorio Buone Pratiche per la Sicurezza dei Pazienti ) . La salute in ambito istituzionale e la relativa comunicazione comprende paradigmi di attività di prevenzione in cui la legge 150 del 2000 la vede protagonista poiché essa ha il merito di aver introdotto figure quali il portavoce e capo ufficio stampa e anche l’ufficio per le relazioni con il pubblico ( URP ) .  Oltre la comunicazione per la salute , ovvero di prevenzione , le istituzioni mettono in atto anche una comunicazione sanitaria ad esempio per ciò che riguarda l’informazione che divulga episodi di epidemie o disastri ambientali . Per quanto riguarda la comunicazione afferente alle ASL è da intendersi una di tipo interno ( le comunicazioni rivolte al personale ed ai pazienti che si affidano alle cure e servizi offerti dalla ASL al fine di ottimizzare il servizio sanitario ) ed una di tipo esterno ( come l’azienda sanitaria locale viene percepita dal grande pubblico per mezzo dell’attività di comunicazione svolta dai media ) che si indirizzano verso un “percorso di costruzione sociale della salute”. Gli ospedali ed ambulatori che negli ultimi tempi hanno adottato l’impiego della cartella clinica e del fascicolo sanitario elettronico ( FSE ) mettono in atto campagne di educazione sanitaria proponendo una comunicazione digitale ad uso e consumo del cittadino nell’ottica di una sempre più moderna ed innovativa sanità digitalizzata . A proposito delle mediazioni professionali si va a palesare un panorama ampio ed articolato in cui si collocano le attività delle figure e professioni sanitarie in qualità di frutto di quanto previsto dal “Testo unico delle professioni sanitarie” ( TULS ) dell’anno 1934 . Per molti anni erano considerate professioni sanitarie esclusivamente il medico , il veterinario ed il farmacista fino agli anni ’80 in cui presero forma le definizioni dei paramedici e delle professioni ausiliarie . Ma è nel 1992 che assistiamo ad una “evoluzione” della figura e livello professionale del personale infermieristico affiancato da un vasto elenco di tecnici della medicina della prevenzione , assistenza , cura e riabilitazione . Questa crescita della presa di coscienza di un’esigenza di valorizzare il ruolo degli infermieri sotto l’aspetto etico e deontologico prende forma con la legge 43 del 2006 in cui si delinea l’obbligo dell’iscrizione degli stessi al relativo albo professionale . In tempi più recenti tramite il DDL del 22/12/2017 assistiamo ad un riordino del vasto elenco delle professioni sanitarie e sociosanitarie . Tra le prime annoveriamo la professione di chimico , fisico, biologo e psicologo . Tra le seconde oltre l’infermiere si ricorda appunto le professioni in ambito tecnico , riabilitativo e preventivo oltre a quella di ostetrico . Oggi possiamo dire che le professioni sanitarie sono circa trenta in cui si colloca anche quella di biologo nutrizionista che a mio avviso ben rappresenta l’evoluzione dell’offerta sociosanitaria dove il paziente stesso è promosso a protagonista centrale il quale rivendica aumentate esigenze soprattutto per quanto riguarda la prevenzione ma anche la ricerca di cure preventive per migliorare la qualità della vita . In questo scenario di sanità mediata in virtù dei già citati aumentati livelli di esigenza , competenza e preparazione dell’assistito si fanno strada i concetti di  “health literacy” ed “empowerment”  . Si è passati dal “to cure” al “to care” ovvero dalla pura e semplice cura del malato alla presa in carico ed aderenza alla terapia . In effetti assistiamo ad un nuovo approccio in senso “olistico” , si adottano atteggiamenti di empatia in virtù di una migliore capacità d’ascolto nel contesto di una migliore e più moderna relazione curativa . Nel passato la figura del medico era in realtà assolutamente predominante su tutto il settore sanitario ed ovviamente anche sul malato , si nota infatti una posizione autoritaria nel contesto scientifico-istituzionale ed il suo apice si manifesta negli anni che vanno dal 1920 – 60 . E’ negli anni 70 che notiamo una crisi della professione medica a causa della crescita tecnologica attraverso i media della sfera sanitaria ( e-Health ) e per merito del già citato arricchimento culturale del paziente stesso . Il medico , il farmacista , il biologo e l’infermiere lavorano in modo sinergico con l’obiettivo di curare il malato migliorando anche la successiva fase della continuità terapeutica e riabilitativa . E’ del 2018 l’istituzione di un osservatorio civico sulla professione infermieristica da parte della ( FNOPI ) ovvero “Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche” a conferma di una maggiore crescita professionale . Come precedentemente accennato la professione più attuale e moderna è rappresentata dal biologo nutrizionista il quale affiancatosi al medico di medicina generale ( MMG ) opera in tema di nutrizione e fertilità ovvero anche dell’alimentazione come prevenzione delle patologie degenerative quale il cancro , a proposito della dieta mediterranea , ma anche nelle malattie croniche e dismetaboliche in accordo con ad esempio la “Lega tumori” allo scopo di mettere in atto anche talune giornate nazionali del biologo nutrizionista . Tra i vari operatori sanitari menzionati occorre ricordare come il farmacista si collochi come anello di congiunzione tra il cittadino e la sfera sanitaria mediante le farmacie dislocate su tutto il territorio nazionale quale presidio sanitario indispensabile , insostituibile e dall’alto valore etico-deontologico in virtù della sua plurisecolare storia . Oggi in virtù della cosiddetta “farmacia dei servizi” già programmata dal 2009 si rafforza la figura del farmacista ed il ruolo della farmacia territoriale in qualità appunto di presidio sanitario al fine di assolvere in pieno alle necessità della popolazione che cambia “stile di vita” che invecchia e coinvolge la famiglia nei “percorsi di cura” e che proprio grazie alla presenza capillare delle farmacie ha facoltà di accedere a tutte le prestazioni sanitarie erogate . L’odierno farmacista è tenuto ad arricchire il suo bagaglio culturale con la conoscenza sulle tecnologie informatiche , la diagnostica in telemedicina , l’utilizzo dei defibrillatori , deve aderire a campagne di prevenzione nelle malattie cardiovascolari e dismetaboliche , ( si ricordi a tal proposito il Diaday promosso da Federfarma come attività preventiva nel diabete ) o patologie a forte impatto sociale quale quelle neurodegenerative o anche le campagne contro il fumo , la droga e l’alcool . Tutto ciò è messo in opera al fine di ricoprire , sempre più , il ruolo di educatore e consulente sanitario specializzato nella presa in carico del cliente-paziente . A mio avviso il farmacista nell’odierna società è sempre più indispensabile poiché oltre tutto quello che è stato fin qui menzionato egli rappresenta il professionista sanitario sempre più vicino al cittadino con la creazione di ulteriori angoli di salute in virtù della presenza in farmacia dell’infermiere , del fisioterapista e del biologo nutrizionista . Il ruolo del farmacista risulta insostituibile anche a proposito della corretta procedura dello smaltimento dei farmaci scaduti nonché nel monitoraggio dell’appropriato impego dei farmaci da parte del paziente con l’obiettivo di controllare gli sprechi e la spesa nel settore del farmaco . l’importante ruolo della farmacia sotto l’aspetto sociosanitario si evidenzia anche a proposito dei test di autoanalisi ( analisi del sangue , urine etc. ) ovvero delle prestazioni quali le prenotazioni delle visite specialistiche presso le strutture pubbliche convenzionate ( CUP ) in un’ottica sempre più polifunzionale  Oggi il farmacista è più che mai un imprenditore della salute e sempre più punto di riferimento in tema di educazione sanitaria . La mediazione tra gli operatori sanitari ed il cittadino in materia di salute è messa in atto dai media secondo un moderno rapporto nella cosiddetta e-Health . I media della sfera sanitaria hanno la capacità di influenzare i cittadini in materia quindi di salute ma anche il potere di mettere in atto una rappresentazione simbolica . La comunicazione si interpone appunto tra l’informazione e la conoscenza secondo un adattamento tecnologico , culturale , professionale e sociale . Assistiamo in vero ad un processo di crescita della scienza nella sfera mediatica . In questo ambito il “Public Understanding of Science” ( PUS ) ha il compito di accorciare le distanze tra scienza e società . Questo moderno processo di “mediatizzazione” della scienza si configura nei termini e concetti di : Rischio , paura e minaccia . A tal proposito occorre tenere a mente che il rischio è uguale alla probabilità per la gravità , cioè il rischio aumenta se cresce la probabilità che un determinato evento si verifichi ma anche se aumenta la gravità del rischio stesso secondo la seguente formula : R = P x G . Inoltre va aggiunto che il rischio in ambito medico si distingue in assoluto e relativo dove con la prima intendo riferirmi al rischio di contrarre una patologia in un determinato periodo , mentre con la seconda definizione si intende il rischio di contrarre una malattia in ben precisati gruppi di individui come ad esempio la probabilità di contrarre il cancro ai polmoni tra i fumatori ed i non fumatori . Tutte le discipline che gravitano attorno ai cittadini , dalla politica all’economia fino ad arrivare alla sfera biomedica , sono sottoposte ai paradigmi e regole che governano la comunicazione .                           I media della sfera scientifica prendono in considerazione ambiti quali                l’educazione sanitaria , la divulgazione sanitaria , l’informazione sanitaria e la comunicazione indiretta . La prima disciplina è quella più utilizzata dai governi per comunicare concetti medici , esso si mette in atto tramite gli spot televisivi o la cartellonistica che trattano le regole di prevenzione di malattie ( AIDS , fumo ) , la seconda è utilizzata dai media per divulgare concetti e termini specialistici rivolti ad un pubblico di nicchia interessato a temi medici e questa si attua mediante gli inserti salute di taluni quotidiani o le trasmissioni televisive ( Medicina 33 , Elisir ) che hanno il merito di trattare argomenti medici semplificando e traducendo concetti scientifici che però rischiano di essere profondamente banalizzati ed in tal senso spetta ai media monitorare tale aspetto al fine di arginare questa evenienza .  Con la terza voce si intende quella da parte dei notiziari televisivi o radiofonici che in maniera implicita od esplicita divulgano notizie di cronaca in tema medico-scientifico . Infine occorre definire “comunicazione indiretta” quella che si attua mediante le fiction o le serie televisive ma anche i film ambientati in contesti medici ( dr House , Il medico della mutua , Philadelphia ) . E’ opportuno menzionare inoltre gli eventi televisivi quali “Telethon” che hanno il merito di divulgare temi di pubblico dominio in tema di salute ma al tempo stesso mettono in atto campagne di raccolta fondi al fine di combattere le più serie malattie che affliggono la società . Snodo cruciale della comunicazione è rappresentato dalle già citate “Fake news” che sono spesso protagoniste in ambito commerciale e politico fornendo informazioni che vanno a distorcere la realtà trasformando le informazioni stesse in misinformazioni o vere e proprie disinformazioni . L’odierna medicina che a livello mediatico viene definita e-Health ha come target il potenziamento e miglioramento delle cure non tralasciando mai la cosiddetta “efficienza” volta a ridurre i costi coinvolgendo il web , le rubriche online , le app ed i cosiddetti new media . La contemporanea e-Health si può declinare in e-Health 2.0 caratterizzata dall’attività dei social network e dai blog che molto spesso hanno meriti in quanto utilità sociale ma che talvolta rischiano di indurre deviazioni , dipendenza da web o addirittura uno stress da web . In tema di sensibilizzazione per quanto riguarda gli argomenti scientifici e di salute ritengo assolutamente utile trattare e sottolineare come l’attuale società sia guidata da dinamiche di marketing sociale , ambientale e culturale meglio note come e-Health 3.0 volte a favorire vantaggi per il cittadino in un’ottica olistica ed una migliore interazione online . Un’evoluzione del precedente modello è la e-Health 4.0 in cui si nota una mediazione tra le imprese ed il cliente favorendone l’intervento e l’utilizzo di sistemi e macchine classificabili in ambito della cosiddetta intelligenza artificiale . Oggi in tema di sanità e salute assistiamo sempre più all’impiego della telemedicina , dell’auto-assistenza , degli acquisti di farmaci online ma anche dei cibi biologici e prodotti che provocano allusioni ed illusioni di cura e miglioramento della salute e benessere , spetta alle istituzioni , agli operatori sanitari ed ai professionisti della scienza e biomedicina monitorare tali argomenti al fine di tutelare il cittadino in tema di salute e sanità mediata .          

Bibliografia : 

La sanità medi@ta. Salute, società e comunicazione nell’era delle fake news

F. Giorgino , M. Liuccio Ed. Mondadori Università anno 2019