PREVENZIONE E SALUTE
ALLERGIE di PRIMAVERA: COME AFFRONTARLE
Con l’arrivo della primavera (anche se con
temperature che variano tra alti e bassi) si
manifestano le prime allergie di stagione. Una
ricerca ha mostrato che soffrono di allergie più
persone di quanto ci si potrebbe aspettare: si
parla del: 45% circa degli italiani, una
percentuale di cui fanno parte in particolare i più
giovani.
Che cos’è l’allergia?
Quando si parla di allergia si intende una
reazione anomala del sistema immunitario che,
ritenendo dannose sostanze che normalmente
sono innocue per l’organismo, inizia a produrre
anticorpi. Coinvolti nelle reazioni allergiche
troviamo sia organi, sia tessuti, in particolare le
vie aeree inferiori, la pelle, le mucose del naso e
gli occhi. Quando l’organismo entra in contatto
con la sostanza del caso, viene scatenata una
reazione immunitaria causata dall’incontro degli
allergeni con gli anticorpi. Vengono quindi
rilasciati dei mediatori chimici, come per
esempio l’istamina, che causano i sintomi
dell’allergia. Questi possono variare da una lieve
irritazione fino all’anafilassi, cioè una grave
reazione allergica che può rappresentare un
rischio per la vita. Le cause dell’allergia Le
allergie si manifestano quando il sistema
immunitario risponde con una produzione di
anticorpi eccessiva verso degli allergeni che sono
invece innocui per la maggior parte delle
persone. Gli allergeni possono essere presenti
nell’aria (come per es. i pollini, i peli d’animale,
gli acari della polvere e le muffe), in diversi tipi di
alimenti (in particolare uova, latte, pesce,
crostacei, arachidi, noci, grano e soia), nei
farmaci, anche nel siero rilasciato dalle punture
degli insetti come le api o le vespe e ancora
diversi tipi di sostanze potenzialmente irritanti
come il lattice e il nichel. Allergia e ambienti Gli
allergici ai pollini che, per via delle restrizioni
previste, passano più tempo in casa rispetto agli
scorsi anni e all’aperto indossano la mascherina
(che operando da filtro protegge le vie
respiratorie), potrebbero soffrire meno dei
disturbi legati all’allergia primaverile. Un
elemento fondamentale dal quale dipende
l’allergia stagionale è infatti l’ambiente che si
frequenta. L’aria aperta nella stagione dei pollini
diventa infatti problematica per un italiano su
due. Alcuni allergeni però sono presenti anche in
casa, dove il 20,3% degli italiani sviluppa i
sintomi più comuni delle allergie, e i luoghi chiusi
e affollati, come per esempio palestre o locali,
dove i sintomi si manifestano per il 17,4% della
popolazione. I luoghi in cui passiamo più tempo o
che frequentiamo più spesso sono utili per
individuare le cause dell’allergia. Passando più
tempo in casa rispetto al passato, è possibile che
acari, pelo di gatto e cane che favoriscano
maggiormente una sensibilizzazione.
Ugualmente l‘inquinamento: per esempio i
bambini che vivono al primo piano che possono
sviluppare asma e allergie con maggiore
probabilità
Cosa fare per limitare i sintomi delle allergie
Esistono dei comportamenti che se messi in
pratica possono aiutare ad alleviare la
sintomatologia delle allergie, vediamo quali. Tra
le mura di casa: Tenere le finestre chiuse nelle
ore centrali della giornata, e procedere al
ricambio d’aria al mattino presto o la sera tardi,
quando c’è una minore concentrazione di pollini
nell’aria. Fare uso del deumidificatore e
asciugare le pareti della doccia per far sì che non
si formino muffe. Lavare spesso tappeti, tende e
pavimenti. Cambiare frequentemente le
lenzuola. Utilizzare per cuscini e materassi delle
specifiche fodere antiacaro. Evitare inoltre i
materiali che attirano la polvere, preferendo
nell’acquisto dei mobili vinile, legno, metallo e
pelle. Lavare gli animali domestici una volta alla
settimana per eliminare gli allergeni presenti nel
pelo. Non usare l’aspirapolvere se il modello non
è fornito di filtri specifici. Se possibile evitare il
contatto con tappeti, moquette, tappezzerie e
peluche. In Ufficio: Arieggiare l’ambiente
all’arrivo in ufficio e poi evitare di aprire le
finestre durante il resto della giornata. Evitare di
entrare in contatto con piante e fiori. Premurarsi
che l’ufficio sia pulito dalla polvere per evitare le
allergie da acari. Negli Spazi Aperti: Evitare posti
come parchi e giardini, che presentano un’alta
concentrazione pollinica. L’ideale, laddove
possibile, è scegliere per una gita luoghi marini o
montani. Evitare di uscire nelle ore centrali o più
calde della giornata, cioè quelle con una
maggiore concentrazione pollinica. Evitare i
primi momenti di un temporale, in cui la pioggia
facilita il rilascio di allergeni da pollini. Preferire
la respirazione con il naso, che al contrario della
bocca è capace di trattenere parte degli agenti
presenti nell’aria. Controllare i calendari
informativi sulla presenza di polline, per sapere
in quali periodi dell’anno fare più attenzione. Se
si utilizza la bicicletta o il motorino fare uso di
mascherina e occhiali da sole, possibilmente di
tipo avvolgente. In automobile, se presente, fare
uso del filtro antipolline ed evitare di tenere i
finestrini aperti.
Cosa fare quando l’allergia insorge?
È bene sottolineare che chi soffre di allergia
dovrà avere una terapia adeguata al proprio
caso. Esistono quattro tipi di soluzioni in base al
soggetto che ne soffre e al tipo di allergia:
Antistaminici e antiallergici topici, adatti ad
alleviare le riniti e le congiuntiviti di tipo allergico
che compaiono stagionalmente. Si trovano sotto
forma di spray e colliri.
Corticosteroidi per uso topico, anche questi
adatti al trattamento delle riniti allergiche
stagionali.
Antistaminici orali, utile per il trattamento dei
sintomi allergici quali il prurito, le riniti e
congiuntiviti di tipo allergico che presentano
rinorrea, prurito nasale o oculare, starnuti e
lacrimazione.
Immunoterapia specifica, ovvero il cosiddetto
“vaccino” per le allergie, l’unica terapia in grado
di interferire con i meccanismi immunologici alla
base dell’allergia, e pertanto è da considerarsi la
terapia elettiva più importante per gli allergici.
Gli allergici dovrebbero comunque portare con
sé dei farmaci per l’automedicazione, cioè
antistaminici di tipo orale, o spray topici
antiallergici per le vie nasali, che favoriscono il
decongestionamento nel caso di insorgenza di
raffreddore da fieno quando non si è in casa. Va
infine ricordato che è importante fare uso degli
antistaminici in modo moderato e per periodi di
tempo limitati. (Tratto da Salute, Humanitas).
Dott Maurizio De Stefani