La diastasi dei retti dell’addome: un fenomeno che da fisiologico si può trasformare in patologico
Mi occupo di salute e benessere femminile da più di 25 anni, stimolata a farlo dalle donne che ho incontrato nella mia attività professionale. Arrivavano in studio per un mal di schiena e ben presto mi confidavano problemi che riguardavano la sfera intima: incontinenza post partum, secchezza vaginale, dolore durante i rapporti sessuali, calo della libido in menopausa e dubbi sulla normalità dell’anatomia della vulva. Di anni ne sono passati, ma ciò che vedo ancora oggi è l’assenza di informazioni riguardo tutto ciò che riguarda la sessualità femminile, se ne parla poco e quel poco è farcito, ancora troppo, di stereotipi. Ci sono delle fasi di passaggio della vita della donna, a causa della sua complessità e variabilità ormonale, che possono trasformarsi in momenti di criticità.
“Dottoressa, non riesco a fare più una vita normale, neanche a prendere in braccio mia figlia. La schiena mi fa sempre male. Nessuno capisce cosa ho”. Avete mai sentito parlare di diastasi dei retti dell’addome? Durante la gravidanza l’utero deve farsi spazio e per questo i muscoli retti dell’addome devono distanziarsi. E’un processo fisiologico che deve correggersi entro, otto/dodici mesi dal parto. A volte questo non succede e la colonna perde uno dei suoi primari appoggi: la cintura addominale. Per non parlare dell’incontinenza post partum dovuta proprio alla diastasi che da fisiologica si può trasformare in patologia se non viene diagnosticata e curata tramite una serie di esercizi di ginnastica ipopressiva. Da fisioterapista e osteopata, reputo necessario, prima di ogni proposta terapeutica, sottoporre la paziente un’attenta valutazione posturale, globale per poi passare localmente ai tessuti: fascia, articolazioni, sistema viscerale e vitalità (innervazione e vascolarizzazione). Spesso la causa del mal di schiena non è nella zona sintomatologica. Le articolazioni sacroiliache, il sacro, il coccige e la sinfisi pubica sono le strutture più sollecitate dal parto ed è fondamentale controllare che siano tornati nelle loro posizioni fisiologiche. Durante la gravidanza il corpo della donna è stato sbilanciato in avanti portando il bacino in iperlordosi: lo psoas, il quadrato dei lombi, i paravertebrali hanno subito una tensione importante, così come i legamenti utero sacrali. E’ necessario che chi si occupa di cura abbia una visione olistica, che guardi all’intero organismo per poi passare al particolare, capacità di ascolto e empatia.
Dott.ssa Cristina Bernard
( osteopata e fisioterapista )